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Autore: Giovanni Floris, conduttore
In questa lezione il Prof. Maarten van Aalderen intervista il giornalista Giovanni Floris, che si racconta dagli esordi fino al suo arrivo a La7 come conduttore della trasmissione “Di martedì”. Oltre a farci scoprire l’importanza del “team work” e la complessità che si nasconde dietro la realizzazione di ogni puntata di un talk show politico, Giovanni Floris ci rivela come la capacità di appropriarsi in breve tempo di una nuova materia, il non avere preconcetti nel fare informazione, avere l’umiltà di mettersi in discussione e la capacità da parte di un giornalista di trovare il punto critico della teoria dell’altro, consentano di fare buon giornalismo.
Autore: Arturo Pérez-Reverte Pierfrancesco Favino
La manifestazione inizia con l'intervento musicale di Antonio Placer accompagnato da Cristina Azuma. Pierfrancesco Favino legge un brano dal libro "La regina del Sud" di Arturo Perez Reverte (libro del 2003). Pagina dopo pagina, attraverso il racconto del giornalista, Arturo Pérez-Reverte ricostruisce la storia di un'eroina affascinante ma complessa e inafferrabile, costellata di sconfitte e rinascite, di continue sfide alla legge e di grandi passioni. Arturo Perez Reverte legge un brano tratto dal suo libro ""Il pittore di Battaglie"": opera letteraria in cui lo scrittore narra di arte, di scienza, di guerra, di amore, e solitudine, che si combinano nel vasto ""affresco"" di un mondo che soffre. La manifestazione si conclude con Antonio Placer e Cristina Azuma.
Autore: Michela Murgia
Dalla Basilica di Massenzio in Roma Letterature - Festival Internazionale di Roma XVII Edizione "IL DIRITTO/IL ROVESCIO. L'inesauribile corrente delle parole" IDENTITA' E ALTRE IDENTITA' Michela Murgia legge l'inedito "Re di Venere". Musica di Sarah Rulli e Giancarlo Palena
Autore: Antonio Debenedetti - Scrittore
La memoria evoca immagini, suoni, ma anche parole. Antonio De Benedetti, scrittore, giornalista, poeta e critico letterario, ci guida nella comprensione dei meccanismi e della valenza della memoria nella nostra vita, anche quotidiana. Portando qualcosa alla memoria, portiamo alla luce qualcosa che è dentro di noi. La memoria è il grande spettacolo della vita. Ci riporta anche a pagine lette, perché la scrittura è memoria. Potente suggeritrice di emozioni e pensieri, abita dentro di noi e ci soccorre è un dono prezioso nei momenti più difficili. Le memorie più straordinarie sono quelle dell’infanzia e allora De Benedetti, attraverso i suoi ricordi personali, ci guida nel quotidiano dei bambini della Roma del dopoguerra, con immagini vive e delicatissime di vita reale. La memoria può ricordare anche eventi terribili, come quelli del 16 ottobre del ’43, ma anche il seguente meraviglioso desiderio di libertà che “profuma l’aria, dà impeto di gioia e fa venire voglia di creare
Autore: Devon Vode Ebah e Amin Nour
Interpretazione musicale di Devon Vode Ebah; poesie e letture recitate da Amin Nour
Autore: Olivier Guez
Dalla Basilica di Massenzio in Roma Letterature - Festival Internazionale di Roma XVII Edizione "IL DIRITTO/IL ROVESCIO. L'inesauribile corrente delle parole" BERLINO-NEW YORK-ROMA POINTE NOIRE andata e ritorno Olivier Guez legge l'inedito "Berlino". Musica di H.E.R.
Autore: Jordan Shapiro
Dalla Basilica di Massenzio in Roma Letterature 2019 - Festival Internazionale di Roma XVIII Edizione "IL DOMANI DEI CLASSICI" - Racconti di Oggi, racconti di sempre Jordan Shapiro legge l'inedito "Socrate deve morire ovvero la paura della tecnologia" suona Alessandra Celletti
Autore: Andrea Satta
Dalla Basilica di Massenzio in Roma Letterature 2019 - Festival Internazionale di Roma XVIII Edizione "IL DOMANI DEI CLASSICI" - Il racconto epico Andrea Satta "La storia delle mamme narranti" Musica di Angelo Pelini Disegni Angelo Magnasciutti
Autore: Antonio Manzini
Dalla Basilica di Massenzio in Roma Letterature 2019 - Festival Internazionale di Roma XVIII Edizione "IL DOMANI DEI CLASSICI" - Una serata in blu Antonio Manzini legge l'inedito "Consigli pratici per l'uso" suona Carlo Boccadoro
Autore: Tara Westover
Dalla Basilica di Massenzio in Roma Letterature - Festival Internazionale di Roma XVII Edizione "IL DIRITTO/IL ROVESCIO. L'inesauribile corrente delle parole" PAVIDI E NO Tara Westover legge l'inedito "Perdere la fede". Musica di Andrea Feroci e Francesco Micozzi
Autore: Alessandro Portelli
Alessandro Portelli, accademico e critico musicale, in Italia si è occupato a lungo di memoria orale, operando sulla memoria musicale e sulla memoria del folclore, tanto da esserne diventato il massimo esperto. La memoria, funzione di cui l’essere umano è naturalmente dotato, deve essere esercitata in modo attivo e soprattutto critico. La memoria è un lavoro che si fa mentalmente e psicologicamente ogni volta che si entra in relazione con il proprio passato; dunque, a differenza del materiale archivistico, è in movimento e in continua trasformazione, perché viene modificandosi insieme al rapporto con il passato. Si tende a rimuovere non solo ciò che non significa più nulla, ma anche ciò che significa troppo , ed è proprio questo l’elemento importante del lavoro sulla memoria e sulla narrazione storica, che solitamente è utilizzata come motivo di orgoglio e spinta all’azione. Ma una delle funzioni della memoria è anche quella di ricordare ciò che non ci fa onore, sia come individui che come popolo. Il rapporto tra memoria e identità deve essere ripensato: non esistono identità fisse e intangibili. La credibilità delle scritte deve essere verificata al pari di quelle orali. Attraverso la memoria orale, che anche quando la verità fattuale viene meno è sempre fonte di interpretazione storica, attraverso il dialogo attraverso cui solitamente essa avviene, necessariamente ci si confronta non solo con l’identità dell’altro, ma anche e soprattutto con la propria, giungendo infine ad ammettere la possibilità che anche noi, in determinati tempi e condizioni, potremmo avere comportamenti che ci sembrano impensabili. Alessandro Portelli, attraverso una riflessione sul significato dei verbi ricordare, rammentare e rimembrare, conduce verso una rivalutazione della memoria personale come vissuto quotidiano dell’individuo, perché se non si ha memoria della propria esperienza non si saprà nulla nemmeno del passato, in una mancanza di consapevolezza della relazione che noi abbiamo con il nostro passato storico.
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