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Angelo Guglielmi (Critico Letterario)
In questa corposa intervista, Angelo Guglielmi racconta come da Professore delle scuole medie sia passato alla Rai nel ’55. Dal suo ingresso senza un ruolo definito, ricopre presto la qualifica di capostruttura delle trasmissioni speciali presso la Prima Rete. Da qui, l’idea innovativa di sviluppare i romanzi sceneggiati raccontando la vita di grandi eroi e personaggi storici, come quelli che realizza sulla vita di Michelangelo, Dante Alighieri, Galileo Galilei e Cristoforo Colombo, arricchiti dal contributo di attori internazionali come Gian Maria Volonté.
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William Shakespeare, Silvia Bre, Franco Buffoni, Francesco Dalessandro, Salvatore Striano
Per la serata Inventori di memorie, un omaggio a William Shakespeare. A 400 anni dalla sua morte, il Bardo viene ricordato con alcuni suoi sonetti (LIV, LXXI, XXXIII, XXX) letti da Silvia Bre, Franco Buffoni e Francesco Dalessandro. Con le interpretazioni di alcune scene delle sue opere teatrali: Sogno di una notte di mezza estate e Otello grazie a Barbara Ronchi. L'attore Salvatore Striano legge un brano tratto dall'adattamento in dialetto napoletano, a opera di Edoardo De Filippo, de La Tempesta. Ex carcerato, Striano ha anche scritto un libro su come Shakesperare gli abbia salvato la vita. L'accompagnamento musicale è affidato a H.E.R.
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Moni Ovadia
Moni Ovadia approfondisce argomenti legati al rapporto con l’altro che è il grande tema di ogni società, la dimensione del dono, la generosità, la dignità degli esseri umani.
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Emmanuele Milano (Giornalista e dirigente d'azienda)
Con una passione ancora leggibile sia nelle parole che nell’espressione in questa intervista Emmanuele Milano ripercorre insieme gli anni della dirigenza in Rai, in cui si trova a doversi confrontare con una concorrenza sempre più intensa, come quella di Fininvest, attuale Mediaset. Una concorrenza che diventa uno stimolo e un invito affinché il Servizio Pubblico possa affermare e consolidare una tv nazional- popolare, dove “l’assaggio della ricchezza culturale del nostro Paese è collocato nei percorsi e nella vita del pubblico di tutti i giorni”.
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Piero Angela (Giornalista e scrittore)
“Bisogna stare dalla parte degli scienziati per il contenuto e dalla parte del pubblico per il linguaggio”: è questo il principio che ha guidato, lungo l’arco di tutta la sua carriera, l’uomo a cui si deve il merito di aver portato la scienza e la cultura in prima serata.
Piero Angela in questa intervista non lesina alcun dettaglio della sua vita professionale: dal primo documentario sul jazz, genere musicale da lui molto amato, agli esordi in RAI. Gli anni all’ estero, prima a Parigi e poi a Bruxelles, per poi rientrare all’ improvviso in Italia per dare vita al primo TG condotto dai giornalisti. Da lì a poco, l’avvicinamento al mondo della scienza, grazie al viaggio in America per seguire il progetto Apollo che porterà l’uomo sulla luna.
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Mikhail Gorbachev
Intervento di Mikhail S. Gorbachev, Nobel per la Pace 1990.
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Francesco Piccolo
Dalla piazza del Campidoglio, la serata conclusiva per il Festival delle Letterature 2015. L'evento Percorsi vede la partecipazione di Francesco Piccolo, lo scrittore e sceneggiatore legge alcuni dei suoi "Momenti di trascurabile felicità". Si spazia dai regali ricevuti dalla moglie, a un giapponese ospite a casa sua, fino alle cerimonie al Quirinale per i David. Musica di Franco Piersanti, Pasquale Laino, Adriano Martino e Vittorino Naso.
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Prof. Paolo Prodi
In questa seconda parte di lezioni viene approfondito il tema specifico relativo all’età moderna. L’uomo moderno come individuo è al centro di questa quarta lezione articolata su diversi punti: Il problema del periodizzamento; Storia moderna e storia contemporanea; La nascita dell’individuo; La de-magnificazione del mondo; La mobilità sociale; La famiglia
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Diocesi di Roma
In questo primo incontro dedicato al “Creato” intervengono Monsignore Giacomo Morandi, sottosegretario della congregazione dottrina per la fede, il Prof. Piergiorgio Picozza, Università Telematica Internazionale Uninettuno e l’Ing. Francesco Starace, Amministratore delegato di Enel..
Le letture, dal libro della Genesi, sono state affidate a Vincenzo Abbate e Giulia D’Aloia dell’ Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e le musiche al baritono David Maria Gentile.
Concludono l’incontro S. Em Cardinale Agostino Vallini, Vicario generale del Santo Padre per la Diocesi di Roma e Mons Lorenzo Leuzzi, Vescovo Ausiliare di Roma
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Fabiano Fabiani (Giornalista e dirigente d'azienda)
I cambiamenti e l’evoluzione del Servizio Pubblico Italiano, raccontati dall’interno grazie ad uno dei suoi più rinomati giornalisti e dirigenti. Quando Fabiano Fabiani fa il suo ingresso in Rai come giornalista, nel 1955, si sente investito
dello spirito della prima dirigenza Rai che punta a lavorare "per una nuova televisione che deve crescere nel Paese, per portare più cultura, più intelligenza e conoscenza”. Tappa decisiva per la carriera e per la sua vita è il corso di formazione in Rai, che lo mette al fianco di futuri amici e colleghi come Giovanni Salvi, Emanuele Milano e Giuseppe Lisi. "Ci chiamavano corsari, battezzati così da Diego Calcagno, che teneva una rubrica su Il Tempo. I Corsari, giocando sull'ambiguità di frequentatori di un corso e corsari", spiega Fabiani, per farci assaporare lo spirito delle redazioni di allora, in cui si lavorava in un clima dinamico di tensione al nuovo. Un clima in cui "ognuno faceva le sue inchieste ed era visto con un po' di sospetto dalla vecchia radio".
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Massimiliano Finazzer Flory
Che cos'è la cultura? Massimiliano Finazzer Flory si interroga sulla nostra identità, su quello che siamo e che possiamo essere. La cultura tiene insieme la dimensione materiale e quella immateriale, quella ideale e quella reale, realtà e sogno due passi che ci muovono verso la memoria e l'immaginazione. Massimiliano Finazzer Flory interpreta racconti e poesie e parla di quello che hanno realizzato nella città di Milano per la cultura. L'intento è quello di fare della città un laboratorio dove gli uomini da comparse inconsapevoli, diventano attori di una politica culturale che si realizza nella creatività.
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Mikhail Gorbachev
Intervento di Mikhail Gorbachev, Nobel per la Pace 1990.