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Prof. Paolo Prodi
“Il versante economico” è il tema affrontato in questa ultima lezione del ciclo “Il mestiere dello storico” in cui si cerca di seguire le tracce dell’uomo moderno che è dentro di noi attraverso il percorso dell’economia dell’età moderna e collegare questo percorso dell homo economicus con gli altri versanti studiati nelle lezioni precedenti.
La lezione è sviluppata su quattro punti centrali: La nascita dell’economia; Il problema della decadenza italiana e le differenze regionali; La banca e la nascita del capitale mobiliare anonimo ; La rivoluzione industriale
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Armando Trovajoli
Iniziato alla musica dal padre violinista il compositore Armando Trovajoli, scopre l'amore per il pianoforte a sei anni. Del suo lavoro individua due modi per comporre musica, la commedia musicale e la musica per il cinema. In una carriera che vanta collaborazioni eccellenti, il maestro Trovajoli accompagnandosi con il pianoforte, commenta il lavoro nei film di Ettore Scola, Vittorio De Sica, Dino Risi, Luigi Magni, ma anche la devozione per Mozart e Bach, l'affetto per Marcello Mastroianni e Sophia Loren, le composizioni per il teatro.
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Ennio Morricone
Il maestro Ennio Morricone parla del rapporto che intercorre tra l'autore delle musiche originali di un film e il regista. Quest’ultimo deve creare un equilibrio tra i suoi desideri e l'anima del compositore. Per il maestro la musica deve "concettualizzare i sentimenti e sentimentalizzare i concetti". Morricone fa alcuni esempi di creazioni musicali per film come " La leggenda del pianista sull'oceano" di Giuseppe Tornatore, nel quale utilizza l'espediente di comporre un pezzo altamente virtuosistico per permettere al protagonista una vittoria netta sull'avversario, il musicista realmente esistito Jerry Roll Morton. Il maestro suona al pianoforte il celebre motivo tratto da "C'era una volta in America" di Sergio Leone.
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Daniele Pignatelli
Il regista teatrale e cinematografico Daniele Pignatelli, autore di molteplici videoclip, presenta le sue opere. In 7 MARI il filmaker mostra sette mari ripresi senza stacchi di montaggio in bianco e nero, lavorati in postproduzione, montati in loop, sonorizzati in fuori sincrono giungendo ad un particolare sound-design dove la marea acquista una vibrante fisicità poetica. Filo' è un film d'arte in progress che cresce nei luoghi in cui viene proiettato. Il racconto prosegue citando Opuan, Goccia la lacrima, Terzo e mondo.
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Guya Falk
La poetessa Guya Falk parla del suo rapporto con la parola che per lei è sacralità, unione tra noi e il prossimo e fondamentale forma di comunicazione. Legge e commenta la poesia di San Francesco "Il cantico delle creature", e una sua poesia. Rivela la sua grande passione per Ungaretti e Dante di cui legge e commenta alcuni endecasillabi. Guya Falk legge altre sue poesie, e fa alcune riflessioni spirituali e filosofiche sulla natura di Dio e dell'uomo.
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Fathi Hassan
Fathi Hassan parla della sua vita e delle sue origini. Nel 1979 dall'Egitto si trasferisce in Italia a Napoli, dove studia in accademia e intraprende la carriera di pittore. Hassan parla della Napoli di quel tempo come di una città ricca di movimenti artistici. La sua pittura rappresenta la scrittura dei racconti e delle favole che ascoltava da piccolo in Nubia. Nei primi anni 80, Hassan, rivela di essere stato scoperto da un noto critico d'arte romano. Hassan introduce e commenta alcuni tra i suoi lavori più importanti.
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Franco Scaglia
Franco Scaglia parla del suo libro intitolato "Il viaggio di Gesù" opera conlcusiva di un percorso narrativo. A differenza delle sue opere precedenti che raccontavano storie ambientate in terra Santa, siamo in presenza di un saggio. Il romanzo è indirizzato a persone che hanno viaggiato in terra Santa, ma anche non esperte sull'argomento e in generale a coloro che intendono porsi interrogativi sulla figura di Gesù. Franco Scaglia, durante la lezione, legge e commenta alcune pagine del suo libro.
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Ignazio Oliva
Ignazio Oliva racconta gli esordi della sua carriera come attore. Sceglie di intraprendere questo mestiere in seguito alla sua partecipazione nel film di Bertolucci "Io ballo da sola". Oliva parla di un’altra passione, quella per i documentari sulla realtà, in cui affronta il tema del sociale unito a quello sportivo. Oliva introduce e mostra le immagini di un documentario girato in Africa, in Kenia, su una squadra di calcio in un centro per bambini di strada. Rivela pregi e difetti del mestiere dell'attore.
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Mario Pieroni
Mario Pieroni è presidente di RAM Radioartemobile fondata a Roma nel 2001 la quale realizza esposizioni in Italia e all'estero. Ram è anche un archivio sonoro vivente. Pieroni è co-fondatore di Zerynthia, associazione no profit per l'arte contemporanea. Il gallerista espone i suoi progetti e gli artisti con i quali ha collaborato. Carla Accardi racconta il suo percorso artistico e la mostra allestita a Roma dal titolo "Superficie in ceramica", per la quale Gianna Nannini ha curato l'elaborazione sonora.
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Cesare Pietroiusti
Cesare Pietroiusti psichiatra e artista, introduce alcune sue performance e parla del mercato dell'arte in generale. Sostiene che le logiche del mercato unite a quelle dello spettacolo hanno generato omologazione, a differenza della sua ricerca artistica che cerca di valorizzare e dare la possibilità di porsi continuamente domande.
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Riccardo Giagni
Riccardo Giagni parla della musica come di un'entità che va oltre la razionalità, qualcosa che ha un legame con il corpo stesso. Riccardo Giagni, compositore e insegnate, parla della sua rara duplicità, nasce come copista e successivamente si dedica alla scrittura della musica e alla sua riflessione. Giagni svela le particolarità di legare una musica a un'immagine, come ha fatto nei film di Bellocchio. Prosegue la lezione parlando dell'aspetto creativo della musica e le peculiarità del suo insegnamento.
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Sandro Chia
L’arte per Sandro Chia è vista come un romanticismo vissuto razionalmente, la tela diventa il solo legame che un artista ha con l’esterno. L’artista per essere tale deve costruire in se una ragione come un vero e proprio stato di necessità. Per Chia l’artista è come Dio nel momento della creazione, ogni opera è quindi un capolavoro a prescindere dalle sue dimensioni. L’oggetto d’arte è visto come una macchina per pensare. Il colore sulla tela non ha più funzione logica, ma è in funzione del quadro stesso.