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Autore: Prof. Guido Davico Bonino
Il Professor Guido Davico Bonino parla del romanzo "Il podere" e della vita del suo autore Federigo Tozzi. Federigo Tozzi nasce a Siena, il padre è proprietario di una trattoria e di un podere, sprezzante verso i desideri del figlio morirà nel 1908. Federigo autodidatta, abbandona gli studi a 19 anni, e dopo essersi sposato e dopo la morte del padre ne eredita il podere. Il Professor Davico Bonino chiarisce che per alcuni scrittori, è importante conoscere la biografia essendo connaturata all'opera. Con lo scrittore Federigo Tozzi, infatti, siamo in presenza di un romanzo altamente biografico. Il protagonista della storia è Remigio, un uomo che eredita un podere che non riesce a gestire e che lo porterà alla morte per mano di un servo. Il Professor Davico Bonino analizza l'opera di Federigo Tozzi. L'intreccio nella narritiva di Tozzi è estremamente importante, al romanzo sono state date diverse chiavi di lettura tra cui quella psicoanalitica. Insieme a Italo Svevo quella di Federigo Tozzi è una letteratura dell'inetto, dove l'eroe diventa anti eroe.
Autore: Prof. Guido Davico Bonino
Il Professor Guido Davico Bonino parla del romanzo "Una donna" di Sibilla Aleramo e della sua vita. Sibilla trascorre l'infanzia a Milano e per motivi di lavoro del padre, che dirige una fabbrica, si trasferisce a Civita Nove Marche. Sibilla non prosegue gli studi, ma è un auto didatta, sposa un impiegato dell'azienda del padre. Scrive il romanzo "Una donna" che uscirà nel 1906. Romanzo autobiografico che racconta la storia della sua vita, di una donna infelice del suo matrimonio, di quella che essa stessa definisce, una tragedia silenziosa, la protagonista del romanzo in questa infelicità compie una trasformazione interiore, a cambiare il suo destino è la maternità. Il Professor Davico Bonino parla del romanzo come della prima apologia dello spirito femminile e affronta la lettura e l'analisi di alcune pagine del romanzo. La Aleramo riuscirà ad allontanarsi dal marito e ad avere relazioni con altri uomini, tra cui Giovanni Cena e il poeta Dino Campana. Il Professor Davico Bonino legge e argomenta le critiche al romanzo dei più illustri letterati del tempo, tra cui Luigi Pirandello, e in conclusione quella di Emilio Cecchi, che scrisse per la Aleramo nel 1950 un'introduzione al suo romanzo. Il Professor Davico Bonino, parla dello stile della scrittrice, e racconta altri aneddoti sulla sua vita e le sue opere.
Autore: Prof. Guido Davico Bonino
Il Professor Guido Davico Bonino parla del romanzo "Cronache di poveri amanti" di Vasco Patrolini e della sua vita. Pratolini nasce a Firenze da una famiglia d'umile condizione, da giovane si trasferisce a Via del Corno numero 2, la via che sarà protagonista nel suo romanzo. Per tutta la sua giovinezza trova diversi lavori per mantenersi come quello del garzone, nel frattempo è una grande lettore. Conosce Elio Vittorini che lo introduce a un giornale del primo fascismo, successivamente da giornalista, fonderà una rivista letteraria in cui si scaglia contro il regime. Scrive "Cronache di poveri amanti" un romanzo di 500 pagine, i personaggi che agiscono nel romanzo sono circa 80. Il Professor Bonino attraverso la lettura di alcune pagine, racconta la storia e il significato del romanzo. Un romanzo dalla struttura in "piani incrociati" racconta di un gruppo sociale di sotto proletari i cui destini si intrecciano. Nel libro ha un significato importante il concetto di amore, come via d'uscita ai problemi della dura esistenza dei protagonisti, e la lotta civile e politica che nella seconda parte del romanzo è molto forte. Il libro ebbe una forte attenzione da parte della critica e molti riconoscimenti, il regista Carlo Lizzani fece del romanzo un film.
Autore: Prof. Guido Davico Bonino
Il Professor Guido Davico Bonino parla del romanzo "Il deserto dei tartari" e della biografia dello scrittore Dino Buzzati. Buzzati nasce a Belluno, borghese, frequenta il liceo classico Parini di Milano e in giovanissima età affronta letture di scrittori come Poe e Hoffmann. Nasce in lui una forte passione per la montagna, che ritroveremo nei suoi romanzi. Buzzati entra a lavorare come cronista nel Corriere della sera e nel 1940 esce il libro oggetto della lezione, "Il deserto dei tartari". Il libro, spiega il Professor Bonino, sarà tradotto in molte lingue europee e raggiungerà un successo enorme soprattutto in Francia. Il protagonista è Giovanni Drogo, un ufficiale che viene spedito nella sperduta fortezza Bastiani, a nord della quale c'è un deserto fatto di rocce, dove da un momento all'altro dovrebbero apparire i nemici tartari che in realtà non appariranno, se non alla fine del libro quando il protagonista muore. Il Professor Bonino speiga il significato del libro: l'atmosfera di sospenzione e di attesa bloccata vuol dire che non sappiamo nulla del nostro destino, tutto ciò che facciamo per Buzzati, è un miraggio o un illusione; la vita è un'attesa di una svolta che non arriverà mai. Il Professor Bonino conclude la lezione parlando del "Deserto dei tartari" come di un libro tutt'altro che facile, come suggerito da alcuni critici letterari, ma che al suo interno contiene una pietra dura di una morale spietata.
Autore: Prof. Guido Davico Bonino
Il Professor Guido Davico Bonino parla del romanzo "Don giovanni in Sicilia" di Vitalino Brancati e della sua biografia. Brancati nasce a Pachino in Sicilia, da una famiglia medio borghese, viaggerà molto in seguito al lavoro del padre e si stabilirà nel 1920 a Catania. Brancati si iscrive al partito fascista. I suoi esordi avvengono in teatro, successivamente si laurea in Lettere e collabora con alcune riviste. Il Professor Davico Bonino analizza la trama del libro "Don Giovanni in Sicilia" e legge alcune pagine. Il Protagonista è Giovanni Percolla, scapolo Catanese di quarant'anni. Dopo una vita vissuta coccolato dalle sorelle zitelle si innamora e sposa la giovane Ninetta e si trasferirà a Milano. Dopo le nozze i due tornano in Sicilia per un viaggio e Giovanni si renderà conto che la sua natura di Don Giovanni non è ancora sparita. Il Professor Davico Bonino analizza il romanzo. Un'ironia leggera ed elegante sul tema del maschismo che fa della sessualità un territorio privilegiato. Una sessualità che però è più ambita che soddisfatta. La natura del don Giovanni che sembra essere insopprimibile. Si parla delle diverse visioni dell'amore che hanno i due protagonisti. Il Professor Davico Bonino spiega e analizza il romanzo leggendo alcune pagine.
Autore: Prof. Guido Davico Bonino
Il Professor Guido Davico Bonino parla del romanzo " La cognizione del dolore" e della vita del suo autore, Carlo Emilio Gadda. Gadda nasce e cresce a Milano. Per compiacere la madre si iscrive alla facoltà di ingegneria, e rinuncia alla volontà di laurearsi in filosofia. Dopo aver partecipato alla guerra si laurea e dopo un periodo trascorso in Argentina, torna e lavora in Italia come ingegnere. Dopo alcuni esordi letterari, tra il 1938 e il 1941 Gadda scrive "La cognizione del dolore". Il Professor Davico Bonino racconta dettagliatamente la trama del romanzo, e legge alcune pagine. La storia è ambientata in un paese immaginario dell'America latina che altri non è se non la Lombarda Brianza di Gadda. I protagonisti sono Gonzalo e il suo odio per il mondo circostante, che vive in solitudine con sua madre. Il Professor Davico Bonino parla di Gonzalo come un travestimento esotico dello stesso Gadda, e del rapporto con la madre. Uno stile tragicomico, stratificato con parole dialettali milanesi mescolato a una conoscenza straordinaria di Gadda dell'italiano sotrico. Il Professore conclude la lezione invitando a leggere il romanzo e a trarre da quest'ultimo un godimento intellettuale altissimo.
Autore: Prof. Guido Davico Bonino
Il Professor Guido Davico Bonino parla del romanzo "Conversazione in Sicilia" e della vita del suo autore Elio Vittorini. Vittorini è originario di Siracusa, suo padre è un ferroviere colto e lo avvicina alla lettura. Si trasferirà al nord e inizierà diverse collaborazioni con riviste molto importanti. Nel 1924 sposerà Rosa Quasimodo sorella del poeta e successivamente si trasferirà a Firenze. Tra il 1938 e il 1939 scrive "Conversazione in Sicilia" la storia di Silvestro, un uomo che vive a Milano, e del suo viaggio di ritorno nella sua terra natìa. Il Professor Davico Bonino, racconta la trama e legge alcune pagine del romanzo. Il Professore parla di un romanzo riepilogo di un'esistenza che si richiama ai modelli nordici della saga. Anche nella struttura ha la caretteristica di presentarsi attraverso una serie di espisodi autonomi. Il Professor Davico Bonino parla dello stile del romanzo come di un qualcosa di molto delicato, e ci informa che Vittorini prendeva in prestito formule di scrittori americani molto in voga a quel tempo. Il romanzo è la storia del viaggio di un giovane che fa incontri rivelatori, e capisce a trent'anni quello che non era stato in grado di capire prima. Il tutto raccontato in termini non reali ma fiabeschi. Il Professor Davico Bonino conclude la lezione leggendo due critiche al romanzo, e mostrando alcuni disegni che il pittore Renato Guttuso aveva realizzato del libro.
Autore: Valerio Onida
Il Professor Valore Onida parla del cambiamento. Verso che cosa si cambia? I grandi cambiamenti di ieri e oggi. La crisi che può avviare dei cambiamenti in meglio. La sfida culturale come sfida principale, i giovani e il cambiamento, i valori.
Autore: Sophie Bosede Oluwole
Sophie Bosede Oluwole, in lingua inglese, analizza il concetto di cambiamento in filosofia e come viene percepito, in maniera differente, nelle diverse culture e nello specifico in quella africana e quella occidentale.
Autore: Stefano Poggi
Stefano Poggi parla dei fenomeni di conformismo nel mondo contemporaneo, del cambiamento, del rapporto tra scienza e filosofia, del ruolo della filosofia e della filosofia come antidoto al marketing.
Autore: Giovanni Puglisi
Intervista a Giovanni Puglisi sul bilancio della Giornata Mondiale della filosofia a Palermo. Viene affrontata la questione del cambiamento, della filosofia, della Sicilia come crogiolo di culture e bacino culturale del mediterraneo.
Autore: Andrea Riccardi
Andrea Riccardi parla del potere totalitario che ha distrutto l’uomo. Dove si trova adesso il potere? E come discutono i titolari dei diritti verso il potere? Cultura come orientamento verso il caos. Riccardi esprime la sensazione che la nostra cultura sia arretrata rispetto ai cambiamenti in corso.
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