Autore:
Anna Foa - Scrittrice
Anna Foà, storica, spiega il complesso rapporto tra memoria e ricostruzione storica relativamente agli eventi che hanno originato e caratterizzato la Shoah.
La memoria inizialmente quasi si contrapponeva alla storia perché piena di persone, di emozioni; oggi sono strutture connesse, perché la memoria da sola, senza la storia che indichi i contenuti, ciò che deve essere ricordato, trasmetterebbe una immagine retorica della Shoah, trasformata in occasione celebrativa. La memoria deve essere riempita di fatti che bisogna conoscere bene, perché raccontare male apre le porte al negazionismo; si approfitta delle lacune per negare in blocco la Shoah che è, nonostante gli sforzi contrari dei nazisti, uno degli eventi meglio documentati della storia del Novecento. Negare la realtà storica vuol dire negare la possibilità di utilizzare qualsiasi tipo di fonte. Il memoriale si connette alla storiografia, che attinge alle fonti, approfondisce e poi confronta, perché la storia è sempre anche comparata; così si è giunti al confronto fra i diversi genocidi del’900. C’è la necessità di una memoria che viva dentro l’uomo, che superi le generazioni, e per essere tale deve, come detto da L. Segre, “riportare a casa i nostri morti”: gli storici allora dovranno raccontare le storie delle persone, delle loro situazioni e dei loro valori. La memoria apre allora al futuro , anche per sostenere fortemente alcuni valori, come quelli democratici, ed opporsi ad altri. Deve costruire una coscienza collettiva, di cui fa parte un riconoscimento delle colpe, essenziale perché la memoria abbia una funzione civile
Autore:
Alessandro Sanna
In questa breve presentazione Alessandro Sanna, autore e illustratore di libri con le figure, ci presenta alcuni dei suoi libri.
“Piazza 25 Aprile” di cui è autore delle immagini e Pierdomenico Baccalario è autore del testo. Un libro con cui ricorda il 25 aprile del 1945 data in cui l’Italia venne liberata dall'occupazione nazista e dal regime fascista.
“Fiume Lento” un viaggio sulle sponde del fiume Po con i paessaggi sfondo della vita dell’autore.
Infine “Come questa pietra” un viaggio di sole immagini attraverso tutti i conflitti con i paesaggi, le persone e tutte le situazioni che la sua mano la sua testa ed il suo cuore lo hanno portato a mettere su carta